Del Maiale: Historia Maialorum
   

    Le origini

Non si conosce con precisione l'area d'origine del maiale: vi sono testimonianze di una sua antichissima presenza in Asia, tentativi di addomesticazione nella zona tra il Tigri e l'Eufrate ed in Cina. Successivamente, con la diffusione in larga scala dell'allevamento in epoca precristiana, si hanno notizie del suino in Grecia, nei Balcani, fino all'Europa centrale. Il maiale selvatico si è rivelato un animale di grande interesse per l'uomo che da cacciatore nomade iniziava a praticare l'allevamento stabile. Onnivoro, prolifico, di facile adattabilità ai cambiamenti climatici, fornitore di carne di ottima qualità ed in abbondante quantità il suino è praticamente da sempre presente nell'alimentazione dell'uomo.

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Ricette Interessanti

Notizie e Curiosità

   I primi tentativi di conservazione

In passato il metodo di conservazione più diffuso era la salagione. Altri metodi erano la seccagione e l'affumicazione. La coscia del maiale diventa l'elemento di maggior pregio ricavato dal suino. Catone, nel "De Agricoltura" e Columella, nel "De Re Rustica", riportano le prime sperimentazioni e tecniche empiriche di "stagionatura" per molti aspetti simili a quelle attuali. Nell'antica Roma la parola "salumen" significava "un insieme di cose salate", soprattutto di carne di maiale.

   Nasce l'arte di far salumi

Il maiale da sempre trionfa sulla tavola degli italiani. Veniva mangiato soprattutto arrostito, ma ben presto si scoprirono altri metodi di conservazione delle sue parti: la salatura, l'affumicazione, l'immersione nel suo stesso grasso od olio, l'insacco in appositi involucri. C'è chi sostiene che i primi salumi siano apparsi già nell'età del ferro. Di certo l'arte di far salumi e prosciutti è nata dall'esigenza di far durare il più a lungo possibile la scorta alimentare rappresentata dal maiale.

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